Linea Christa – Allestimento Museo

Il museo è composto attualmente da diversi ambienti

Allestimento Museo della Linea Christa – Sogliano al Rubicone

— Il primo: allestito con delle cartine a tema è studiato per far comprendere in che modo gli eserciti Italo-Tedeschi e Alleati si sono mossi in Europa, Africa ed Italia tra il 1939 ed il 1945. Inoltre vi si possono trovare anche manichini in uniforme degli eserciti di entrambe gli schieramenti, completi di accessori ed armamenti originali d’epoca ed un grande schermo in cui vengono proiettate foto e filmati d’ecopa. In questo ambiente troviamo anche la vetrina dedicata a Gregorio Buda (medaglia d’argento al valor militare) ed una piccola teca che espone cimeli d’epoca garibaldina.

— Il secondo: qui vi si può trovare ogni sorta di cimelio, suddiviso a seconda delle forze armate di appartenenza, che è stato possibile rinvenire nelle nostre campagne. Reperite invece dal resto d’Italia e non solo, vi sono esposte inoltre anche numerose altre attrezzature, armi ed uniformi appartenute agli eserciti che combatterono sui nostri colli e nei territori circostanti.

— Il terzo: rinnovato di recente è stato allestito con una mostra di cartoline, foto e lettere che documentano la vita dei soglianesi in guerra, il periodo fascista, il movimento partigiano, le madrine di guerra…e altro ancora. In più vengono esposti anche componenti di aerei (Curtis P40 precipitato a Cesena, Junkers JU88 precipitato a Sogliano al Rubicone, Lockheed P38 precipitato a Santa Cristina di Rimini,…) e carri armati (Mk IV Churchill inglese, M4 Sherman americano, Panzer VI Tiger,…).

— Il quarto: composta da una grotta allestita con della paglia, sacchi di iuta e illuminata rigorosamente a lume di candela, abbiamo volutamente ricreato un abiente simile a quello di un rifugio antiaereo utilizzato durante il passaggio del fronte. All’interno di questa, poi viene riprodotta una sequenza audio di un bombardamento aereo che con questa simulazione coinvolge e fa riflettere i suoi visitatori, facendogli sfiorare solo con il pensiero la tragicità di quei momenti realmente vissuti settant’anni orsono dai nostri genitori e dai nostri nonni.